Le Migliori Tecniche di Brainstorming Creative

Tecniche di brainstorming

Cos’è il brainstorming e quali sono le tecniche migliori per farlo in modo efficace?

Esistono alcune regole di base che rendono questo processo, il cui obiettivo è quello di ispirare nuove idee creative, molto interessante.

Alcuni “facilitatori” (ovvero gli esperti che durante la pratica del brainstorming guidano i partecipanti tramite azioni, domande e riflessioni) impiegano più tecniche in una singola sessione, onde stimolare la creatività di ognuno.

In base alla situazione è possibile scegliere uno dei numerosi approcci descritti all’interno di questo articolo, oppure cominciare con un “brainstorming di base” e quindi modificare regole e comportamenti a seconda delle rinnovate necessità, allo scopo di generare una buona quantità di idee funzionali e creative.

La tecnica di base non è affatto complessa, sebbene esistano determinate azioni da effettuare se si desidera garantirne il successo.

Ecco le regole di base:

  • Organizza un team di lavoro con un gruppo di persone in grado di risolvere un problema o cogliere un’opportunità. Chiedi ai partecipanti di esprimere idee ed opinioni, nonostante queste possano sembrare “assurde”. In questa fase non è concessa alcuna critica

  • Terminato il primo step, sarà necessario esaminare gli spunti emersi, selezionare quelli più interessanti e impostare una discussione che abbia come oggetto il miglioramento delle idee esternate

  • Nonostante tale processo possa sembrare elementare, in realtà non è affatto semplice generare dal nulla idee nuove ed applicabili. Ecco perché sono state ideate diverse tecniche di brainstorming stimolanti ed interessanti

9 Tecniche di Brainstorming Essenziali

Desideri conoscere le 10 tecniche più utili e al contempo divertenti? Eccole riassunte qui di seguito.

Mind Mapping

mind mapping

Parliamo di una “mappa mentale”, modellata direttamente sul problema che si vuol risolvere.

È necessario scrivere l’obiettivo al centro del foglio e creare dei rami che puntino alle idee secondarie e alle categorie correlate al problema.

È possibile creare tutti i rami che si vuole finché non si paventerà una soluzione valida.

Chi lavora in gruppo dovrebbe valutare la possibilità di creare una mappa più grande, magari disegnandola su una lavagna o su un cartellone.

Ogni componente del team deve contribuire alla creazione di idee secondarie e consentire agli altri membri di esternare le proprie opinioni, onde individuare una soluzione.

Considerata la popolarità di questo metodo, è possibile trovare in Rete tutorial e software appositamente creati per il mind mapping.

Analisi SWOT

swot

SWOT è l’acronimo dei termini inglesi Strengths, Weaknesses, Opportunities e Threats.

Questo approccio è in grado di determinare i punti deboli, le minacce e le opportunità relative all’azienda e ad ogni singolo problema.

Partendo da queste informazioni è possibile individuare la direzione da seguire, massimizzando le opportunità e minimizzando le minacce.

L’analisi SWOT viene spesso rappresentata dividendo la lavagna o il foglio in 4 sezioni diverse, ognuna delle quali riportante una delle parole tematiche appena indicate.

Viene spesso usata per discutere e stabilire l’effettiva possibilità di intraprendere un progetto.

Durante il brainstorming, invece, è usata per stimolare la collaborazione tra colleghi.

Brainstorming Inverso

Brainstorming inverso

Questa tecnica, detta anche “brainstorming negativo”, capovolge completamente il brainstorming classico.

In sostanza, anziché invitare i partecipanti a formulare idee per risolvere un problema o migliorare un processo, consiste nel chiedere loro di trovare modi per rendere impossibile il raggiungimento di quel determinato obiettivo.

È necessario che ciascun partecipante faccia venire a galla tutti i pensieri negativi associati a quel problema: ciò fornisce al gruppo informazioni utili circa tutto ciò che non funziona. In questo modo, avrai tutti gli strumenti necessari per pianificare da capo il successo.

Inizialmente, abituarsi al “brainstorming inverso” potrebbe essere complicato, ma col passare del tempo diverrà molto più semplice. Il motivo?

L’essere umano a volte trova più facile decretare il fallimento di un progetto che non il suo completamento.

Brainstorming del “Se”

Brainstorming del Se

Cosa si nasconde dietro questo nome curioso? Questa tecnica di brainstorming si basa sulla formulazione di determinate domande che devono cominciare con la formula “E se…?”

Qualche esempio? “E se questo problema fosse emerso 20 anni fa come lo avremmo affrontato? E se un essere speciale decidesse di affrontare questo problema come riuscirebbe a risolverlo? E se il problema fosse meno grave di quel che sembra?”

La formulazione di tali domande può aiutare a dar forma alle idee. L’obiettivo del processo non è immaginare cosa bisogna fare, ma cosa si potrebbe fare.

Starbursting

Starbursting

Il processo in questione comincia con la creazione di una stella a sei punte.

Nella parte centrale della stella bisogna inserire il servizio, il prodotto o il concetto del quale si vuole discutere, quindi ognuna delle sei punte dovrà essere etichettata con una domanda: chi, cosa, perché, dove, come e quando.

Ad esempio: “Chi sono i nostri clienti migliori? Cosa desiderano i nostri clienti? Perché comprano i nostri prodotti?”

L’obiettivo dello starbursting è stimolare le domande e rispondere a tutti i quesiti fondamentali.

Una volta generate le domande necessarie (che possono superare le 50 unità, a seconda della complessità del problema), il gruppo tornerà al lavoro con l’obiettivo di rispondere ad ognuna di esse, pianificando in maniera mirata e razionale l’attuazione del progetto.

I “Cinque Perché”

Questa tecnica comincia con la descrizione del problema, durante la quale il facilitatore chiede “perché è successo?” In tal modo, risulta più semplice risalire alla causa del problema.

Può darsi che siano sufficienti 5 “perché” per inquadrare la soluzione; tuttavia, molte volte, la risposta richiede più domande. Al termine del processo, il gruppo di lavoro dovrebbe essere in grado di identificare la causa del problema.

Vale la pena sottolineare che questo metodo è pensato per identificare la causa del problema e non la soluzione.

Ciò vuol dire che, una volta individuata la causa, sarà necessario elaborare una soluzione affidandosi a un’altra tecnica.

Rolestorming

rolestorming 1

Interroga i partecipanti chiedendo loro di immaginare se stessi nel ruolo di un’altra persona.

Tale proiezione dovrebbe permettere loro di osservare l’opportunità o il problema da un altro punto di vista, al fine di individuare nuove idee.

Ciascun partecipante può immedesimarsi in un cliente particolarmente esigente, in un dirigente aziendale, in un personaggio storico dotato di una mentalità e di un pensiero facili da ricostruire, in un supereroe, etc.

Oltre ad essere stimolante, questo metodo risulta anche molto divertente.

Brainwriting

Si tratta di una tecnica molto semplice.

In questo caso, i partecipanti non devono esprimere le proprie idee, ma limitarsi a scriverle su un foglio di carta; fatto ciò, ognuno passerà il foglio di carta contenente le idee alla persona seduta al proprio fianco; il ricevente, a sua volta, potrà leggerle e aggiungerne di nuove.

Il processo andrà ripetuto più volte e dopo un tot di tempo sarà finalmente possibile raccogliere tutti i fogli e pubblicarli per agevolare la discussione.

Brainstorming Online

Brainstorming e brainwriting

Normalmente, le persone sono così oberate che diventa quasi impossibile programmare una sessione coordinata di brainstorming.

Inoltre, è bene fare i conti anche con l’eventualità che tante persone non siano disposte a parlare in pubblico e ad esprimere idee che gli altri potrebbero non approvare.

Ecco, allora, che il brainstorming online può rivelarsi una soluzione molto più efficace di quel che si pensa.

Per migliorare la discussione e renderla quanto più fluida possibile, è necessario utilizzare un software adatto come Google Docs, Slack e MindMeister. Le persone coinvolte potranno condividere in privato (ed eventualmente in maniera anonima) le proprie opinioni e idee.

Dopo aver raccolto gli spunti necessari, le soluzioni e le eventuali proposte, potrebbe essere utile incontrarsi anche di persona.

Brainstorming a Scaletta

La sessione ha inizio quando il coordinatore condivide con i presenti l’obiettivo da portare a termine.

Dopo aver discusso l’obiettivo principale e quelli secondari, il coordinatore invita i partecipanti ad uscire dalla stanza per concentrarsi sulle possibili soluzioni.

Soltanto due persone avranno il permesso di restare e, nel frattempo, di generare delle idee. Una alla volta, le persone fuori potranno rientrare nella stanza per condividere le loro idee con gli altri partecipanti.

Alla fine, tutti saranno tornati nella stanza e ognuno dei partecipanti avrà avuto l’opportunità di condividere le proprie idee con gli altri colleghi, i quali ascoltando il parere altrui avranno la possibilità di migliorare i propri piani.

Se siete interessati a leggere altri articoli sulle tecniche creative o sulla grafica, cliccate qui.

Alessia T.

Ciao, io sono Alessia e faccio parte del team di Grafica-Facile.com! Ho una grande passione per il design e, avendo molta esperienza nel settore, ho deciso di partecipare in questo bellissimo progetto per condividere il mio sapere sul graphic e web design.

Ritorna alla home

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *