Le api sono attratte dai fiori colorati, poiché più vivaci.
Le persone non sono molto diverse dalle api, essendo attratte dalle forme e dalle colorazioni più gradevoli, quelle capaci di spiccare e conquistare all’istante.
Risulta dunque piuttosto semplice comprendere come un packaging attraente sia in grado di fare la differenza, oltrepassando la nostra valutazione razionale.
Tutti sanno infatti che le confezioni sono specificamente ideate allo scopo di tentarci, facendoci desiderare gli oggetti al loro interno.
I professionisti del product marketing sono spesso a stretto contatto con diversi psicologi; da questa interazione, essi possono comprendere cosa possa spingere i consumatori finali a desiderare un determinato prodotto piuttosto che un altro.
Lo scopo è quello di portarci ad acquistare un prodotto; di conseguenza le forme, le frasi e le colorazioni sono parte integrante di una mirata tattica di persuasione, volta a convincerci che un determinato articolo possa in qualche modo migliorare la nostra vita.
Stiamo parlando di trucchi pubblicitari, con i quali gli esperti del marketing desiderano condizionare l’amigdala, la struttura più primitiva del nostro cervello.
Quando il packaging è in grado di trasmetterci eccitazione, desiderio, protezione e incoraggiamento, allora i professionisti del marketing possono essere soddisfatti, sapendo di aver svolto bene il proprio lavoro.
Imballaggi: perché così tanti?
A volte capita di chiedersi perché un prodotto sia contenuto in un packaging all’apparenza inutile o per niente attraente.
È importante ricoprire le confezioni di banane nella plastica?
È necessario confezionare le angurie nella pellicola?
Banalmente, la risposta è sì.
Un corretto imballaggio comunica affidabilità, portando il cliente ad apprezzare nel tempo il prodotto.
Nel marketing, gli imballaggi sono spesso stati associati al concetto di “purezza”, termine che possiamo trovare spesso nella storia del packaging.
Facciamo un esempio inglese: Quaker Oats è un brand storico nella produzione di cereali per la colazione.
Dapprima, l’azienda consentì ai suoi clienti di prelevare il prodotto direttamente da grandi barili.
In seguito, tuttavia, Quaker Oats operò una scelta storica (che rifletteva anche il nome Quarker, “quaccheri”) iniziando a confezionare i fiocchi d’avena e ottenendo un grandissimo successo.
I fiocchi d’avena erano differenti dagli altri?
No, probabilmente non presentavano una differenza sostanziale con quelli degli altri brand; tuttavia, quest’idea si è sempre più sviluppata, portando i supermercati degli anni ’50 a divenire luoghi capaci di comunicare purezza.
Susan Willis asserisce che i mercati a cielo aperto costituiscano un vero e proprio concentrato di impurità; nel mondo progredito, invece, il packaging costituisce un grande simbolo di purezza, capace di trasmettere fiducia ai consumatori.
Il ruolo del colore
Il colore è la caratteristica che più di ogni altra è in grado di spiccare sul packaging, impattando notevolmente sulla volontà d’acquisto dei consumatori.
I genitori sanno bene come i colori vivaci e lucenti, con le loro sfumature affascinanti, siano capaci di attirare immediatamente l’attenzione dei bimbi verso gli scaffali dei supermarket.
Ogni colore ha un significato particolare e riesce a stimolare gli altri sensi, nonché a evocare una serie di emozioni in chi lo osserva.
Il blu “abisso”, per esempio, ha sancito il successo della pasta Barilla.
Serio, intenso, quasi amorevole e capace di armonizzarsi alla perfezione con il giallo del prodotto, è stato in grado di elevare un prodotto modesto come la pasta, che prima era contenuta in sacchetti di carta.
Fra i tantissimi colori dei prodotti presenti in commercio, il blu Barilla si rivela essere oggigiorno ancora inconfondibile.
Anche la confezione del detersivo Svelto è un caso particolare, capace di segnare, negli anni ’70, il passaggio del formato in polvere a quello liquido nel mercato dei detersivi.
Il colore verde della confezione era ed è in grado di esprimere all’istante la naturale forza sgrassante del limone sui piatti, con un disegno diagonale con l’indicazione di piegare la confezione per l’utilizzo del detersivo.
L’importanza della forma
La forma della confezione, unitamente alle scritte, può decisamente condizionare il numero di vendite di un prodotto.
Le accattivanti forme del packaging hanno un impatto rilevante sulla scelta finale da parte dei consumatori.
I contenitori dalle forme umane, anche se evoluti, riescono a ottenere un buon successo.
A testimonianza di ciò abbiamo Blade Runner e Alien, due film di grande successo di Ridley Scott, nei quali alcune astronavi presentavano forme avanzate di scarabei.
La bottiglia Contour di Coca-Cola costituisce, al giorno d’oggi (dopo più di 100 anni) ancora un simbolo del brand Coca-Cola.
La prima bottiglia della bevanda si dice sia stata ispirata dal fisico di Mae West, attrice statunitense nonché star del musical.
Secondo Stephen Bayley (professionista londinese di design moderno), le curve dell’attrice hanno aiutato il design a divenire il più noto nella storia dei prodotti di consumo.
Evian, marca di acqua naturale, da diversi anni affida il compito di creare le bottiglie a designer come Jean-Paul Gaultier, Kenzo e Diane Von Fürstenberg.
La forma conferisce valore ai prodotti Evian.
Grazie a questo valore aggiunto, il brand riesce a vendere una bottiglia dell’edizione limitata 2015 (di Kenzo) per 250 dollari su eBay.
L’acqua al suo interno è forse diversa dalle usuali bottiglie vendute da Evian?
No, semplicemente è la forma a fare la differenza.
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Alessia T.
Ciao, io sono Alessia e faccio parte del team di Grafica-Facile.com! Ho una grande passione per il design e, avendo molta esperienza nel settore, ho deciso di partecipare in questo bellissimo progetto per condividere il mio sapere sul graphic e web design.
