Logo Eni: Storia, valore e significato dell’emblema del marchio

File:ENI logo.svg - Wikipedia

Il logo Eni, con il famoso cane a sei zampe, ha una sua storia e una sua evoluzione.

Il cane a sei zampe ha un significato simbolico rappresenta, infatti, le ruote dell’automobile, 4, più le gambe dell’autista, 2, la cui somma fa 6. Il cane non è soltanto il logo dell’Eni, da circa 70 anni, ma è tra i loghi più famosi e conosciuti d’Italia.

Di seguito potrai leggere qualcosa sulla storia del logo Eni e sulla sua evoluzione negli anni.

La storia del logo

Il logo dell’Eni nasce nel 1952, anno in cui Enrico Mattei, vicepresidente dell’Agip, indice un concorso rivolto a tutti i cittadini italiani per la creazione di due loghi, il primo per Supercortemaggiore, la nuova benzina, e il secondo per Agipgas, il metano.

Entrando più nello specifico richiedeva due cartelloni da apporre in strada, dei marchi, più la grafica per una colonnina per la distribuzione del carburante.

Il premio messo in palio corrispondeva a dieci milioni di lire, a giudicare i loghi presentati era una giuria formata da artisti ed esperti della comunicazione, come ad esempio Mario Sironi (pittore) e Gio Ponti (architetto).

Il vincitore del concorso

A settembre del 1952, dopo ben quattordici riunioni, venne finalmente scelto il vincitore del concorso tra più di 4.000 proposte presentate, la scelta ricadde su uno strano quanto originale cane con sei zampe disegnato da Giuseppe Guzzi.

Un logo che sicuramente rimane impresso nella mente di chi lo guarda, che divenne velocemente un simbolo dell’Italia nel mondo.

Una nuova immagine per l’Eni

Il vicepresidente dell’Agip, Enrico Mattei, morì nel 1962 muore e così l’Eni, ovvero l’ Ente Nazionale Idrocarburi, cambia la sua immagine, non sarà più solo un’impresa di carburante ma diventerà un’impresa italiana a livello globale.

Addio al cane a sei zampe?

Nel 1972 viene affidato dall’Eni allo Studio Grafico Unimark e a Bob Noorda (grafico) il compito di disegnare un marchio nuovo, il cane a sei zampe rischia così di sparire una volta per tutte.

I grafici incaricati a svolgere questo compito, tuttavia capiscono l’importanza del logo con il cane a sei zampe, ormai impresso nella memoria di tutti, e così decidono di fare soltanto un restyling del logo, con lo scopo, però, di stabilire forme, colori e sfondi uniformi e precisi.

Questo serviva a rendere più facile l’applicazione dei cartelloni pubblicitari e tutte le altre applicazioni, e a rendere subito riconoscibile il logo.

Ad oggi, infatti, ogni società legata al gruppo Eni adotta il nuovo logo. Nel logo rivisitato puoi trovare, oltre al cane leggermente più corto e posto dentro auna palina gialla, anche il nome dell’Eni(con l’iniziale minuscola) e un punto rosso sulla i di Agip, che richiama una fiamma.

Il vero inventore del logo

In realtà l’inventore del logo dell’Eni è Luigi Broggini, questo venne svelato solo nel 1983, anno in cui lo stesso inventore morì. Lo scultore affidò, a quei tempi, il compito di disegnare il logo a Giuseppe Guzzi, suo allievo, poiché si vergognava che il suo nome veniva associato a un logo pubblicitario.

Eni arriva sempre più in alto

Nel 1995 Eni viene quotata in Borsa, sia a Milano che a New York. L’azienda così decide di effettuare un ulteriore restyling del logo e contatta di nuovo Noorda.

Il cane viene ancora accorciato e rimosso dalla palina gialla, inserito poi in una forma quadrata il cui centro è attraversato da un filetto posto in orizzontale rosso che serve a separare il cane e la scritta Eni.

L’ultimo restyling

Nel 2010 il cane a sei zampe viene tolto dal quadrato che simboleggia la dinamicità per il futuro.

Alessia T.

Ciao, io sono Alessia e faccio parte del team di Grafica-Facile.com! Ho una grande passione per il design e, avendo molta esperienza nel settore, ho deciso di partecipare in questo bellissimo progetto per condividere il mio sapere sul graphic e web design.

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