Logo Ducati: Storia, valore e significato dell’emblema del marchio

Ducati - Wikipedia

Tra gli emblemi che rappresentano le eccellenze italiane non può mancare il marchio Ducati. La casa motociclistica con sede a Bologna, più precisamente nel quartiere di Borgo Panigale, ha una grandissima tradizione che si intreccia con la storia di tutto il Paese.

Un’azienda nata nel lontano 1926

Le origini e le vicende di questo marchio vengono da lontano, dal secolo scorso. Infatti, l’azienda, nata nel 1926, iniziò la sua storia come Società Scientifica Radio Brevetti Ducati per mano dell’ingegnere Antonio Cavalieri Ducati. Un’azienda che, all’epoca, curava la produzione di tecnologie radio per le comunicazioni.

Con il tempo Ducati è passata attraverso una guerra mondiale, scissioni e cessioni societarie, una storia davvero avvincente.

L’attuale proprietà è riconducibile al gruppo Volkswagen tramite Audi e Lamborghini.

La storia del logo Ducati

Una storia così lunga ed emozionante non può che essere raccontata tramite il suo logo ed il brand, che naturalmente, è cambiato nel tempo.

Vediamo i loghi più significativi di questa eccellenza italiana.

Radio Brevetti Ducati (dal 1926 al 1935)

Come raccontato, la storia del marchio Ducati nasce nel 1926 come Società Scientifica Radio Brevetti Ducati.

Il marchio era monocromatico, nero su sfondo bianco, rappresentato all’interno di un cerchio. All’interno di questa circonferenza due “S” si intersecavano tra loro in modo da formare un’onda radio. Mentre l’effige di un fulmine faceva da sfondo al testo.

Lo scritto riportava la parola “Radio” con la particolarità della “D” che si trovava sul fulmine in bianco e il resto del testo in nero. Un’altra particolarità era rappresentata dalla “U” di Ducati che come da abitudine del periodo fascista era rappresentata da una “V”.

Il nuovo logo del 1935

L’espansione aziendale e il trasferimento di sede diete un nuovo impulso alla Ducati. Si pensò così di comunicare questa ventata di novità mediante un nuovo logo.

Il nuovo emblema aveva dei tratti comuni con il suo “antenato”. Infatti, rimasero la monocromaticità delle linee e il fatto che esso si sviluppasse sempre all’interno di un cerchio.

Le forme erano più “rotonde” e sullo sfondo erano riportate le lettere SSR (Società Scientifica Radio) parzialmente coperte dal nome “Ducati” valorizzato da un rettangolo bianco con cornice nera.

Il primo marchio sulle moto (1949-1967)

Nella seconda metà degli anni ’40 iniziò la produzione di motociclette con il primo modello, il “Cucciolo”. Nel 1949, invece, si avviò la produzione di moto in serie, vi era quindi la necessità di sviluppare un brand che avrebbe “camminato” insieme alle moto.

Nacque così questo logo che riportava solo la scritta “Ducati” in caratteri maiuscoli sans serif con triplo contorno bianco, nero, bianco.

1958: l’avvento del colore

L’azienda nel 1956 subì una scissione in due rami. Una branca continuò la produzione nel settore elettronico, mentre l’altra prosegui nella produzione motociclistica.

Nacque, quindi, nel 1958 un nuovo brand, il primo a colori nella storia di quest’azienda.

L’emblema riprendeva la forma circolare degli albori di questo brand. Il cerchio era diviso in due, una parte raffigurava una corona d’alloro, simbolo di crescita e maturità aziendale, e l’altra era una D stilizzata di colore bianco e rosso con contorno nero.

Sopra di esso due ali speculari, con sfondo color oro scuro, che facevano da cornice alla scritta “Ducati Meccanica” bianca con contorno rosso. Sotto il nome, la scritta Bologna con una carattere più piccolo e completamente in bianco.

Dopo un anno arriva la “Moto Ducati” (1959-1967)

Nel 1959 nasce, invece, uno dei loghi vintage più apprezzati dai “Ducatisti”. Vale a dire un’aquila stilizzata di color giallo scuro con contorni neri che sorregge la scritta “Moto Ducati”.

Una rappresentazione che restituiva velocità ed aggressività all’immagine.

Il ritorno all’essenzialità delle linee (1967-1977)

Dopo l’esplosione di colore delle ultime due versioni del logo, nel 1969 la Ducati sceglie di tornare alle linee essenziali e monocromatiche. La costante con la linea grafica degli ultimi tempi è rappresentata dalle ali, che circoscrivono l’area del logo. Quest’ultima tornata di sfondo nera con la scritta Ducati in corsivo.

“Solo” Ducati (1977-1985)

Negli anni ’70, verso metà decade, l’azienda commissionò al celebre designer Giugiaro il progetto creativo del nuovo marchio. Il designer piemontese, nel 1977, decise di editare lo stile della scritta Ducati, realizzata con lettere tondeggianti aperte.

È arrivato l’elefante! (1985-1997)

Ad inizio anni ’80 l’azienda di Varese Cagiva rilevò il marchio Ducati. Conseguentemente venne rieditato il marchio includendo un elefante, simbolo dell’azienda varesina, sopra la scritta Ducati. Quest’ultima divenuta in grassetto e con i serif obliqui.

Il logo di Vignelli (1997-2009)

Il marchio che scavalla il millennio è creato da un altro mostro sacro della grafica, ovvero Massimo Vignelli. Il quale torna all’essenzialità della nome Ducati, valorizzandola con un bel font rosso al termine del quale un pallino dello stesso colore tagliato da una linea bianca creava una “D” stilizzata.

L’attuale logo Ducati (2009)

Nel 2009 ci si affida allo studio grafico Landor di Milano, il quale lo rielabora pur mantenendo fede alla “storia” del marchio.

Infatti, lascia praticamente inalterato il font (Univers Black Italic) del logo di Vignelli,  impreziosendolo con uno scudo rosso dalle forme tondeggianti attraversato da una linea bianca che rappresenta la strada, sia quella percorsa dalle moto ma anche quella percorsa dalla stessa azienda.

Alessia T.

Ciao, io sono Alessia e faccio parte del team di Grafica-Facile.com! Ho una grande passione per il design e, avendo molta esperienza nel settore, ho deciso di partecipare in questo bellissimo progetto per condividere il mio sapere sul graphic e web design.

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