Logo Dior: storia, evoluzione e significato

Logo Dior

L’azienda Christian Dior SE è un punto di riferimento globale nel settore dell’alta moda.

È stata fondata da Christian Dior nel 1946, con un’azione imprenditoriale mirata ad una nuova valorizzazione dell’identità francese nel mondo dell’abbigliamento.

Dalla sua creazione fino all’acquisizione da parte di Bernard Arnault l’azienda è stata rappresentata da loghi differenti, adattati volta per volta alle tendenze stilistiche di ciascuna epoca.

Questo ha contribuito alla grande versatilità del brand, che oltre ai capi d’abbigliamento ha firmato nel corso degli anni profumi, gioielli, prodotti per il make-up e accessori come borse e orologi di lusso.

Il primo logo Dior, in linea con gli standard di quel periodo storico, includeva semplicemente gli stessi caratteri che compongono il nome del brand, senza figure.

Presentava le grazie (ovvero i piccoli prolungamenti alle estremità di ciascuna lettera, usati al giorno d’oggi soprattutto nella stampa su carta), una scelta stilistica che è stata mantenuta fino ai giorni nostri.

Le grazie sono tipiche dei font vintage, diffusi nella rappresentazione di marchi in cui l’eleganza classica è fondamentale; ecco perché hanno fatto parte del logo Dior per così tanto tempo, e continuano a comparire nella maggior parte degli accessori e degli abiti realizzati dall’azienda.

A partire dal 2018 il logo è stato rivisitato, questa volta con tutte le lettere maiuscole e con dimensioni variabili a seconda della superficie di stampa.

Questa scelta è stata adottata per migliorare la visibilità del logo indipendentemente dal materiale: lo spessore ideale per la stampa nella pelle di una borsa, ad esempio, può cambiare rispetto a quello adatto alla buona leggibilità nel quadrante di un orologio o nell’etichetta di un capo d’abbigliamento.

A volte il logo può essere arricchito con un simbolo, che può essere usato anche singolarmente. Si tratta di una C e una D (le iniziali del fondatore Christian Dior), disegnate e posizionate in modo da risultare quasi del tutto speculari.

Il font utilizzato nelle rappresentazioni più recenti del logo è il Nicolas Cochin, un carattere ispirato allo stile dell’incisore francese Charles-Nicolas Cochin e creato da Georges Peignot.

Uno degli elementi grazie a cui il font si riconosce facilmente è il perfetto contrasto fra solidità e morbidezza delle linee, una qualità capace di dare l’impressione che ciascuna lettera si trovi in movimento ma abbia allo stesso tempo una grande stabilità.

Questa caratteristica, non a caso, rimanda all’identità dell’azienda, amministrata in modo da restare al passo con i tempi senza mai abbandonare i valori d’origine.

La semplicità del logo si rispecchia anche nella scelta dei colori, che molto spesso si limitano al bianco e al nero.

A volte il bianco viene utilizzato per il corpo del logo, altre per lo sfondo; questo dipende soprattutto dal prodotto in cui viene completata la stampa o l’incisione.

Le sfumature non sono mai presenti, ma quando il supporto di stampa lo permette è possibile che il logo si trovi in rilievo (o il contrario) rispetto al materiale; la pelle e la carta sono degli esempi comuni.

Altre variazioni di queste scelte si possono osservare in particolare nelle confezioni dei profumi e nei quadranti degli orologi, anche se molto raramente, e quando il marchio viene utilizzato per firmare elementi d’arredo in occasione di mostre ed esposizioni.

Alessia T.

Ciao, io sono Alessia e faccio parte del team di Grafica-Facile.com! Ho una grande passione per il design e, avendo molta esperienza nel settore, ho deciso di partecipare in questo bellissimo progetto per condividere il mio sapere sul graphic e web design.

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