Colori Primari: Quali Sono e Come si Usano?

Cosa Sono i Colori Primari

Cosa sono esattamente i colori primari?

È semplice, sono i colori basilari, ovvero il punto di partenza per la creazione di tutti gli altri colori.

Questa, in teoria, è la risposta esatta, ma parlando da un punto di vista scientifico, una gamma limitata di colori primari non può ricreare tutta la gamma dei colori che possono essere captati dai nostri occhi. Questo, però è un altro argomento.

Quindi, se acquisti una confezione di colori primari per l’arte, il disegno e la pittura, puoi ricreare una gamma di innumerevoli colori diversi.

Alla domanda, quanti sono i colori primari, quindi risponderemo che sono tre.

Di questo possiamo essere certi, anche se, per essere precisi, i colori primari sarebbero sei.

Volendo rispondere alla domanda in maniera precisa, potremmo affermare che esistono due categorie diverse di colori primari:
ci sono i colori primari che ognuno di noi conosce, cioè il rosso, il blu e il verde; poi ci sono i colori primari: giallo, ciano e magenta.

Ma i colori primari veri, quali sono?

Il verde o il giallo, il rosso o il magenta, il blu o il ciano?

Per scoprirlo introduciamo il concetto di colori primari sottrattivi e colori primari additivi.

colori primari
grafica gratis

I Colori Primari

A questo punto proviamo a comprendere il funzionamento della sintesi additiva dei colori, quali sono i colori primari additivi e il motivo per cui si chiamano così.

Il punto principale è che la sintesi additiva è la sintesi naturale più conforme all’uomo, in quanto l’occhio umano è così che percepisce i colori.

Oltre a questo, tutti quei dispositivi che utilizzano meccanismi che imitano il funzionamento dell’occhio umano, ad esempio, telecamere, fotocamere digitali, schermi ecc., si servono della sintesi additiva.

Si capisce dal termine additiva che stiamo parlando di un’addizione, cioè di una somma.

Alla base di tutto c’è il concetto che l’insieme dei colori, sommati, formano il bianco.

Per dare una dimostrazione di questo, si può realizzare il disco di Newton: un disco di carta composto da sette colori ordinati secondo i colori dell’arcobaleno.

Se si fa girare il disco velocemente, la luce riflessa dei diversi colori si riflette sotto forma di luce bianca.

Si ha l’illusione che i colori diventino bianchi.

La luce bianca è il risultato della somma di tutti i colori dello spettro visibile.

Unendo tutti i colori si ottiene la luce massima, cioè il bianco, al contrario, togliendo tutti i colori, abbiamo l’assenza di luce, ossia il colore nero.

Infatti il nero risulta essere assenza di luce e di conseguenza di colore.

bianco e nero
grafica gratis

Lista dei Colori Primari Additivi

I colori primari additivi quali sono?

La risposta è semplice, sono i colori a cui i nostri occhi sono sensibili: verde, rosso, blu sono i colori primari additivi.

I coni che si trovano nella retina, deputati alla visione dei colori, sono altamente sensibili al colore verde, sensibili mediamente al rosso e sensibili in modo lieve al blu.

Quando vediamo un colore, ad esempio, il giallo, contemporaneamente si sollecitano i coni verdi e i coni rossi, nel momento in cui vediamo il ciano, si attivano i coni blu e verdi e così via.

Quando parliamo di colori primari additivi si usa, a ragion veduta, la sigla RBG, cioè Red, Green, Blu.

Adesso possiamo passare ad analizzare i colori primari sottrattivi e a comprendere come si è giunti alla seconda categoria di colori primari.

RGB

I colori primari sottrattivi

Come abbiamo detto, il nostro occhio utilizza la sintesi additiva dei colori.

La domanda è: perché ci siamo complicati la vita introducendo una seconda categoria di colori primari?

La spiegazione è semplice, i colori sulla carta, i colori dei dipinti, i colori stampati, sono il risultato di una sintesi sottrattiva.

grafica gratis

La questione non è semplice. Iniziamo dicendo che per colori primari sottrattivi si intende: giallo, magenta, ciano, questi, per l’appunto sono anche i colori complementari (per chi non si ricordasse cosa sono i colori complementari, lo vedremo tra poco) di blu, verde e rosso, cioè dei tre colori primari additivi .

In che modo si può capire come funziona la sintesi sottrattiva?

Facciamo un esperimento, prendiamo due filtri di colore diverso, ad esempio, un vetrino giallo e un vetrino magenta.

Sovrapponiamo il vetrino magenta a quello giallo: il colore che risulterà è il rosso e sarà derivato, non dalla somma, ma dalla sottrazione in quanto il vetrino superiore sottrae parte della luce da quello inferiore.

colori sottrattivi

Perciò non si ha un’addizione, quindi non c’è sintesi additiva, ma si ha, invece, una sintesi sottrattiva.

Durante la pittura, si sfrutta la sintesi sottrattiva.

Con le spiegazioni precedenti dovrebbe essere tutto più chiaro, vero?

Anche quando si dipinge, s’innesca lo stesso meccanismo.

Miscelando i colori sulla tela, uno strato sull’altro, sottraiamo luce per dare origine a nuovi colori.

Si pensi alle vecchie pellicole cinematografiche, anch’esse lavorano in sottrazione , infatti sono ricoperte da tre strati di colori uno sull’altro, il ciano, il magenta e il giallo.

Il pigmento che stendiamo sulla tela o sul foglio col pennello, noi lo chiamiamo colore, ma è il risultato della luce riflessa dalla materia che abbiamo scelto o depositato sulla superficie da dipingere.

Il colore primario non si può creare partendo da un altro colore.

grafica gratis

Capiamo meglio i colori primari, per fare ciò è importante sapere che non è una selezione soggettiva.

Questo è rimarcato dal fatto che i colori primari non hanno solo la capacità di creare tutti gli altri colori sfruttando il bianco e il nero, ma anche hanno la prerogativa di non poter essere riprodotti partendo dagli altri colori.

Da ciò si deduce che un pittore, non riuscirà mai a riprodurre un colore primario neppure utilizzando tutti i colori acrilici o a olio a sua disposizione.

I colori primari deve averli in partenza perché sono i colori di base.

Tabella colori primari: Cerchio cromatico di Itten

Johannes Itten

Il cerchio cromatico di Itten è formato da un triangolo equilatero centrale, da tre triangoli isosceli appoggiati sui suoi tre lati e da un cerchio esterno.

Johannes Itten, attore, scrittore e design svizzero, era molto attivo nella famosa Bauhaus, che era il fulcro fondamentale per i vari movimenti innovativi degli anni venti e trenta.

Colori Primari: la storia

La storia dei colori primari, qual’è?
È veramente difficile riuscire ad individuare le origini, infatti, già ai tempi dell’Antica Grecia si facevano domande sulla composizione dei colori e sui rapporti tra i colori e la luce.

In realtà, è nell’epoca Rinascimentale che si analizza più profondamente l’argomento a cominciare dagli studi di L. Battista Alberti, nel De Pictura che risale al 1435, il grande studioso distinse ben quattro colori primari, cioè il verde, il celeste, il rosso e il cinerino.

Al contrario, Leonardo Da Vinci parlò di colori semplici, ma mai di colori primari. I suddetti colori semplici erano il giallo, il verde, l’azzurro, il rosso, il bianco e il nero.

Due secoli dopo, nel 1611, Francesco Maurolico, in linea con Leonardo, parlò di quattro colori primari: il giallo-rosso, il blu, il verde e il viola.

Questi studi si erano concretizzati con l’osservazione dell’arcobaleno.

Nel trattato De radiis visus et lucis in vitris perspectives et iride, Antonio De Dominis, individuò tre colori primari: verde, rosso e viola (simili ad alcuni cavi elettrici), accostandosi molto alla teoria moderna.

In che modo si possono mescolare i colori primari?

Concludendo, passiamo, in maniera sintetica, dalla teoria alla pratica.

grafica gratis

La piena conoscenza dei colori primari, secondari, terziari e complementari da parte di un pittore consente a quest’ultimo di avere il controllo totale sui suoi lavori.

Questo permette anche di creare sempre il colore desiderato, evitando di limitarsi al semplice utilizzo dei colori del tubetto, i quali, spesso, non sono soddisfacenti per riprodurre la realtà che ci circonda a causa del loro grado di saturazione.

Partendo dal cerchio cromatico di Itten, ogni pittore che inizia dovrebbe cercare di creare nuovi colori, utilizzando solo i colori primari.

ruota cromatica


Prima si dovrebbero realizzare i colori secondari, in seguito i colori terziari.

Quindi, possiamo dedicarci a singole serie di colori, creando, ad esempio, il blu scuro, il blu reale, il turchese ecc.

Come mai ci sono anche il bianco e il nero nonostante non siano proprio colori primari?

Perché il bianco e il nero servono a schiarire e a scurire le tinte.

Com’è possibile ottenere tutti gli altri colori?

Mescolando due colori primari si ottengono i colori secondari:

Giallo+Rosso = Arancione
Giallo+Blu = Verde
Rosso+Blu = Viola

Gli altri colori sono soltanto una versione più o meno chiara o accesa di questi.

Se mischiamo un colore secondario con uno primario, otteniamo un colore terziario e via così fino a creare tutti i colori.

Vuoi imparare le Basi della Grafica?

Sul nostro sito sono presenti molte risorse che ti serviranno per imparare i programmi Adobe e le basi della grafica velocemente e in modo facile.

Abbiamo anche una serie di corsi che vi permetteranno di imparare sia nozioni di base per chi è all’inizio, sia nozioni più avanzate.

Questi corsi sono stati ideati da designer con anni d’esperienza alle spalle, quindi potete andare sul sicuro.

Cliccare qui sotto per vedere i corsi:

footer grafica 1

Alessia T.

Ciao, io sono Alessia e faccio parte del team di Grafica-Facile.com! Ho una grande passione per il design e, avendo molta esperienza nel settore, ho deciso di partecipare in questo bellissimo progetto per condividere il mio sapere sul graphic e web design.

Ritorna alla home