Colori Arcobaleno: Quanti sono, Codici e Significato

Di solito, quando l’arcobaleno fa capolino fra squarci di nuvole di un grigio intenso o cangiante, si resta tutti a bocca aperta, grandi e piccini, perché il suo arco multicolore dai colori sfumati ha il potere di incantare; a volte, addirittura migliora lo stato d’animo.

È come se tra terra e cielo si ristabilisse un equilibrio, che ricongiunge luce a luce risvegliando in tutti quel meraviglioso che sa di miracolo della natura.

Come nasce l’arcobaleno?

L’arcobaleno deriva da tre effetti ottici ben distinti: la rifrazione, la riflessione e la dispersione.

I raggi del sole, se vengono a contatto con una goccia di pioggia, sono rifratti, dunque variano la loro traiettoria.

A seconda della deviazione, i colori che formano la luce bianca del sole vengono dispersi trasformandosi in fasci di luce colorata.

Ogni fascio di luce colorata, che giunge alla parete opposta della goccia di pioggia, viene riflesso e rimandato indietro all’osservatore.

La forma ad arco deriva dal fatto che, solo da quell’arco che noi vediamo illuminarsi, le gocce che formano la nube orientano i raggi riflessi verso il nostro punto di osservazione con la giusta angolazione.

La curvatura dell’arco può dipendere dalla nostra posizione, dall’altezza del sole all’orizzonte (infatti se il sole è basso, l’arcobaleno può essere più grande) e dalla grandezza della nube.

I colori dell’arcobaleno

Quali sono e quanti sono esattamente i colori dell’arcobaleno?

arcobaleno colorato
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Solitamente l’arcobaleno, che noi percepiamo, è suddiviso in sette bande colorate ma nella realtà le sfumature cromatiche, che lo compongono, sono molto più ampie.

Nell’ordine noi vediamo il rosso nella parte più esterna, l’arancione, il giallo, il verde, il blu, l’indaco e il viola.

Alcuni pensano che l’indaco non debba essere inserito tra i colori dell’arcobaleno ma, se riflettiamo sul fatto che il nostro occhio non riesce a percepire milioni di sfumature che intercorrono tra una banda di colore e l’altra, allora si può a ragione supporre che tra l’azzurro e il viola si collochi perfettamente la sfumatura dell’indaco.

Si può godere al massimo della bellezza dell’arcobaleno al mattino o nel tardo pomeriggio quando, poiché i raggi del sole sono inclinati, migliore appare il processo di rifrazione.

C’è chi ha la fortuna di assistere ad arcobaleni lunari che sono molto rari.

Si verificano, infatti, quando la notte è molto nitida e la luna è quasi piena.

Al buio si vedranno semplici archi bianchi perché l’occhio non riesce a distinguere i colori.

Solo una foto al momento giusto potrebbe coglierli con chiarezza.

Il significato della bandiera arcobaleno della comunità gay

Questa bandiera fu progettata da Gilbert Baker nel 1978 per celebrare la libertà gay a
San Francisco.

In realtà si tratta di otto strisce orizzontali che partono dal rosso e terminano con il viola che simboleggia la diversità di gay e lesbiche in tutto il mondo.

Le strisce sono state poi ridotte e l’indaco è stato sostituito dal blu reale.

Il rosso rappresenta la vita, l’arancione la guarigione, il giallo allude alla luce del sole, il verde ben esprime la natura, il blu indica l’armonia e il viola lo spirito, l’anima.

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Il significato dei colori dell’arcobaleno

Il rosso è il primo colore dell’arcobaleno e alcuni dicono che sia anche il primo colore che i bambini percepiscono.

È il colore del sangue, della vitalità, della passione, dei sentimenti forti ma è anche il colore della rinascita religiosa e pagana, del Natale ma è anche il segnale del pericolo da cui ben guardarsi.

L’arancione è il colore dell’equilibrio, dell’ottimismo, della positività, l’ambizione e la saggezza.

Il giallo rappresenta il sole, l’estro, la creatività, l’energia mentale e fisica.

Il verde indica la speranza, la fortuna, l’abbondanza, l’armonia, la calma e il radicamento con l’ambiente.

Il blu simboleggia la calma, il rilassamento, l’armonia interiore.

L’indaco incarna perfettamente il risveglio interiore, la spiritualità e contrasta la depressione e la malinconia.

Il violetto rappresenta gli opposti che tendono ad unirsi, la giustizia, la ricchezza, la dimensione più spirituale, il senso della scoperta.

Il significato dell’arcobaleno nella Bibbia

Nella Bibbia tre volte compare la parola arcobaleno: nella Genesi, nel libro di Ezechiele e nell’Apocalisse.

Nella Genesi dopo il grande diluvio finalmente appare l’arcobaleno che sancisce la bontà di Dio verso l’uomo che pecca e l’alleanza stipulata con Noè e, quindi, con l’umanità intera per non distruggere il mondo con simili cataclismi.

Invece il profeta Ezechiele nel suo libro afferma che la gloria di Dio è simile a un arcobaleno che compare in un giorno di pioggia, perché la luce che Dio effonde è uguale alla dispersione e rifrazione dei fasci colorati dell’arcobaleno.

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Nell’Apocalisse Giovanni descrive un angelo molto potente che scende dal cielo con un arcobaleno in testa e una viso luminoso come il Sole.

È chiaro che in questi tre casi l’arcobaleno designa e sottolinea la potenza di Dio ma anche il suo cuore grande verso l’uomo che ama profondamente.

Se pensiamo ai colori, il rosso anche nella tonalità del rosso scarlatto fa riferimento a un tempo di espiazione (il tempo della Pasqua, della Quaresima, della vastità del deserto e della tentazione, del peccato).

Il viola è il colore della regalità così come anche il blu.

Il bianco è la purezza, la santità, la giustizia di chi serve Dio con tutto se stesso, è la resurrezione dalle spoglie mortali.

I colori dell’arcobaleno per i vari popoli

L’arcobaleno ha assunto assunto diverse interpretazioni nelle varie mitologie.

Per gli hindu la dea Maya generò il mondo da sette veli dei colori dell’arcobaleno.

Secondo gli Egizi, invece, i colori dell’arcobaleno corrispondono ai sette veli di Iside, la dea madre.

I Babilonesi parlano della collana di Ishtar, dea della fertilità e dell’amore, che era fatta di perle e pietre preziose.

Nel buddismo tibetano il corpo arcobaleno è nel percorso della meditazione quello stato in cui la materia comincia lentamente a trasformarsi in luce pura.

Allude dunque al risveglio della propria interiorità e a una completa conoscenza della terra.

Infatti nel mito l’arcobaleno rappresentava un prezioso legame tra cielo e terra per mezzo di una scala, segno del continuo scambio tra i due regni.

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I sovrani erano scesi dal cielo e alla morte venivano trasformati in arcobaleni.

Anche gli irlandesi hanno una particolare leggenda secondo cui alla fine dell’arcobaleno è collocata la tana di un folletto di nome Leprechaun, con un buffo cappello verde e ciabattino delle fate, che custodisce una pentola colma d’oro.

Secondo la leggenda quando compare l’arcobaleno, il folletto va a nascondere l’oro che viene indicato dall’arcobaleno stesso.

L’oro dall’antichità viene abbinato sia al concetto di potenza che a quello di divinità.

La pentola piena d’oro allude a una grande forza primordiale posseduta dall’uomo, dunque seguire il percorso dell’arcobaleno fino a raggiungere la pentola significa compiere il cammino che porta al ricongiungimento con la propria energia interiore.

L’arcobaleno per i bambini

Spesso nei disegni dei bambini compare l’arcobaleno.

Sarà perché è un richiamo alla magia o per i suoi colori brillanti e vivaci o perché dopo la pioggia, spunta sempre il sole, simbolo di luce e vita.

L’arcobaleno può anche celare un bisogno di protezione e di sicurezza. Il richiamo del cielo è la proiezione dei desideri di un bambino mentre la terra simboleggia la madre.

L’arcobaleno tra cielo e terra è il ponte meraviglioso fra la realtà e il sogno, fra il detto e il non detto, fra la sicurezza e le paure.

In una famosa filastrocca, sparita la pioggia, il rosso ciliegia, il verde speranza, il giallo pulcino, l’indaco, il viola e un tocco di blu riportano il sereno e svelano il tesoro della felicità.

L’arcobaleno tra arte e letteratura

Un artista messicano, Gabriel Dawe, ha riprodotto un arcobaleno all’interno di una stanza.

L’installazione, chiamata Plexus n° 35, mediante mille fili colorati cuciti al pavimento e al soffitto, ricrea un finto arcobaleno e riesce a mimare perfettamente la sua luce reale.

Gabriel Dawe giocando sulla percezione e sulla profondità regala all’osservatore illusioni ottiche basate sull’alterazione dei colori in base all’angolazione da cui sono osservati.

Ne nasce una tempesta di emozioni che riporta all’infanzia, alla meraviglia dei piccoli, a Dio come mirabile ago e filo che rammenda la vulnerabilità dell’uomo e offre sempre un riparo.

Dante nella Divina Commedia fa più volte riferimento all’arcobaleno.

Nel Purgatorio nella cornice dei lussuriosi il poeta Stazio descrive il viaggio ultraterreno dell’anima, appena si stacca dal corpo.

Può trovarsi presso il fiume Acheronte e quindi nell’Inferno tra i dannati o alla foce del Tevere nel Purgatorio tra i purganti.

Per Dante l’anima continua ad operare e a proiettare la virtù esattamente come si riflette la luce nelle nubi e produce l’arcobaleno.

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Nel Cielo del Sole in Paradiso Dante utilizza invece l’immagine del doppio arcobaleno facendo riferimento al movimento concorde di due corone di beati.

Il loro accordo è intrinseco come quello tra la fascia interna e quella esterna dell’arcobaleno.

Il modello RGB

Abbiamo detto che l’occhio umano non può percepire tutte le sfumature di colore che sono diverse e tantissime.

Quindi soprattutto in alcune professione (grafico, designer) ad ogni sfumatura è necessario abbinare un preciso codice numerico.

Parliamo allora di modelli di colore che utilizzano tre o quattro colori.

Il modello RGB si basa sul rosso, sul verde e sul blu, cioè sui colori primari che, combinati nella giusta maniera fra loro, offrono quasi tutto lo spettro dei colori visibili.

Se uniamo i colori puntando sulla loro massima intensità, otteniamo il bianco perché la luce è riflessa.

Conclusioni sui colori dell’arcobaleno

Possiamo concludere questo percorso partendo dall’assunto che, se si parla tanto di arcobaleno e di colori, è perché il colore è un profondo nutrimento dell’anima, che tenta sempre di uscire dal buio e di portarsi verso la luce.

Si ha quasi l’impressione che i colori si possano indossare abbinandoli a mancanze, a desideri, a bisogni reconditi.

Ciò che molte volte salva l’uomo dalla tristezza e dalla malattia è il fluire di un’energia interiore stabilendo un intimo contatto con tutto quel che sta intorno.

L’uomo si mette in cammino per trovare la sua frequenza interiore e per irradiare attraverso i sensi le sue percezioni.

Se l’uomo fosse un arcobaleno, sarebbe un continuo divenire di luci a intermittenza.

L’armonia parte dalla testa e attraversa il corpo combinandosi con lo spirito.

Il trapasso dall’ombra alla luce val più di una profezia di benessere psichico e fisico.

L’anima affina l’alchimia della felicità unificando i contrasti.

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Alessia T.

Ciao, io sono Alessia e faccio parte del team di Grafica-Facile.com! Ho una grande passione per il design e, avendo molta esperienza nel settore, ho deciso di partecipare in questo bellissimo progetto per condividere il mio sapere sul graphic e web design.

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