Arial Font: Il Carattere di Scrittura più usato su Word

arial

Il carattere Arial che tutti noi utilizziamo quando, ad esempio, digitiamo su un programma di Office, è un font ideato dalla Microsoft ed è divenuto di largo uso sebbene non per motivi legati alla sua effettiva qualità.

Arial Helvetica

Forse non tutti sanno che il carattere Helvetica ha un passato degno di nota: già a cavallo tra gli anni sessanta e settanta del XX secolo, infatti, era il carattere maggiormente usato e amato in tutto l’occidente.

Disegnato da Max Miedinger in Svizzera nel 1957, Helvetica divenne un vero e proprio simbolo dell’insegnamento tipografico di questo Paese: il questo font si diffuse ampiamente rappresentando la modernità e l’innovazione ad ampio raggio.

Tutte le pubblicità più famose e i loghi noti dei grandi brand di allora erano fidelizzati a questo carattere.

Nei primi anni ottanta, durante la realizzazione del PostScript, il programma Adobe decise di pagare i diritti d’autore ai designer del tempo e inserì anche Helvetica tra i quattro caratteri più gettonati, ovvero Symbol, Times e Courier.

Con questo gesto inusuale, Adobe palesò ammirazione per la competenza di questi professionisti.

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Alla fine degli anni ottanta, grazie al Macintosh, al software di Adobe PageMarker e al linguaggio PostScript, si diffuse il desktop publishing e con la commercializzazione di strumenti dai costi finalmente accessibili gli utilizzatori poterono creare materiale molto somigliante a quello di tipo professionale.

Ciò che caratterizzava il contenuto, più del resto, furono i nuovi font PostScript ideati da Adobe, ovvero i Type 1 e 2: il primo dava vita a un output di stampa migliore del Type 3, sebbene la casa madre decise di rendere possibile l’accesso solo a quest’ultimo, mantenendo per sé il monopolio del commercio che stava nascendo con gli altri due.

La monopolizzazione del font da parte di Adobe durò fino al 1989, quando Apple introdusse il Font True Type, compatibile con PostScript e obbligò il primo a condividere la tecnologia che fino ad allora aveva tenuto per sé, onde evitare di rimanere isolato sul mercato.

Fu nei dieci anni successivi che, nel tentativo di ideare nuovi strumenti che si ponessero come valida alternativa al PostScript di Adobe, Monotype sviluppò Arial che successe a Helvetica.

L’avvento del font Arial

In realtà, Arial era una mera derivazione di un altro font di Monotype, noto con il nome di Grotesque, il quale fu alterato in modo da essere perfettamente adattato alle misure di Helvetica.

Analizzando i due caratteri in maniera dettagliata, le diversità emergono in maniera evidente all’occhio di un professionista, ma non a quello dei comuni utilizzatori, soprattutto grazie al fatto che la risoluzione dei computer di allora era davvero bassa.

Occorre precisare però che, allora, i diritti del font erano facilmente protetti, mentre era più arduo fare lo stesso con il design: lo dimostra il fatto che le copie piratate di Helvetica erano tantissime e tutte rinominate.

Per riuscire ad ottenere la versione originale di Helvetica occorreva una macchina tipografica Linotype e i modelli meno costosi, come ad esempio Compugraphic, AlphaType e AM, contenevano esclusivamente i font Triumvirate, Newton, Megaron e Helios, ovvero mere copie pirata di Helvetica.

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Un’azienda di prestigio com’era ai tempi Monotype, non avrebbe mai ammesso di essere copiata in modo indecoroso; fu per questo che creò un ulteriore font uguale a Helvetica il quale lo riproduceva per medesima grandezza.

Nel momento in cui Microsoft rese il carattere TrueType modello un idoneo per Windows 3.1, scelse di usare il font Arial piuttosto che Helvetica per il fatto che i diritti d’autore costassero meno e perché pochi suoi utilizzatori non sarebbero stati in grado di rilevare alcuna diversità.

Contemporaneamente, Apple pagò i diritti senza battere ciglio e pur di vantare un carattere migliore, quando adottò TrueType puntò su Helvetica. Questa battaglia, in realtà, poi fu vinta da Microsoft, poiché la scelta di Arial si rivelò estremamente vincente in quanto era il font prediletto da esperti e professionisti per le stampe di prodotti online e tv.

Quando le aziende ancora oggi chiedono l’ausilio di designer per realizzare loghi o pubblicità, pretendono che sia rispettato l’uso del carattere Arial, in modo da non dover alterare i file interni già creati con Office.

È chiaro quindi che, mentre Helvetica è sempre molto usato grazie al suo valore intrinseco, Arial lo è per il fatto d’essere stato il font di default di Windows e Office per molti anni.

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Alessia T.

Ciao, io sono Alessia e faccio parte del team di Grafica-Facile.com! Ho una grande passione per il design e, avendo molta esperienza nel settore, ho deciso di partecipare in questo bellissimo progetto per condividere il mio sapere sul graphic e web design.

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