
E’ troppo tardi per diventare un web designer freelance?
Assolutamente no, anzi, adesso è il momento migliore!
Avendo lavorato come web designer freelance negli ultimi anni vi posso assicurare che, per quanto gli inizi possano essere più o meno difficili (dato che dovrete imparare alcune nuove skills), una volta che avete ingranato capirete quante opportunità ci sono lì fuori 😉
In questo articolo vi darò una panoramica generale sul diventare un freelance del web design ai giorni d’oggi, ma andiamo passo per passo.
Cominciamo parlando del panorama del web negli ultimi anni..
Come è cambiato il panorama del Web
Lo sviluppo di Internet e di tutte le tecnologie associate a cui si è assistito negli ultimi anni, ancor di più se si pensa al settore mobile, ha offerto a tutti la possibilità dello scambio e la lettura di informazioni.
Al tempo stesso, seppur da diversi punti vista, ha aperto a nuove forme di guadagno per tutti coloro che hanno saputo coglierne al volo le enormi potenzialità.
In tale ottica il business può derivare, ad esempio, dall’apertura di un negozio elettronico per la vendita on-line di prodotti di vario tipo oppure dall’utilizzo di una delle tante opportunità legate al volume di traffico generato dal sito.

È noto, infatti, come le sole visite ricevute, se in numero importante, possono dar luogo ad una rendita più o meno cospicua.
Quelli riportati sono gli unici metodi di guadagno “sfruttando” le possibilità offerte dalla “grande rete? Certo che no!
Designer, Web Master e Developer
Sono le parole che si sentono più spesso legate al mondo del Web.
Ma di cosa si tratta? Ve lo spieghiamo nel dettaglio nei seguenti paragrafi.
Anzitutto cominciamo con il dire che è uno degli “effetti collaterali” positivi (un circolo vizioso!) indotto dallo sviluppo di Internet, la nascita di nuove figure lavorative legate a tutto ciò che ruota in quello che possiamo chiamare il back-end di un sito (ciò che l’utente non vede) così come dalla parte visibile dall’utente, il front-end, ognuno dei quali necessita di una figura con specifiche conoscenze. Ma procediamo con ordine.
Le figure lavorative che permettono di disporre delle tecnologie sottostanti per mostrarne il risultato al grande pubblico sono il Web Developer, il Web Designer e il Web Master.
Trattasi di figure ben distinte ma allo stesso tempo legate le une alle altre e generalmente almeno 2 su 3 possono essere ricoperte da una singola persona.
Iniziamo subito a sgombrare il campo da facili entusiasmi e soluzioni illusorie.
La concorrenza è alta e, indipendentemente da quale posizione si vorrà ricoprire, occorrerà prima di tutti armarsi di molta pazienza e fare un minimo investimento iniziale da vedersi non solo in termini economici (e.g. computer e libri specifici) ma anche in termini di tempo speso nello studio e negli approfondimenti obbligatori.
Conoscenze Tecniche di Base
Ogni singola figura riportata nel paragrafo precedente necessita di uno specifico mix di conoscenze, un minimo bagaglio di competenze – alcune delle quali comuni tra le diverse figure – ad iniziare dagli strumenti necessari, indispensabili per affrontare almeno le richieste più usuali dei clienti.

Il Web Master
È la figura che si occupa degli aspetti di un sito che principalmente vertono sulla gestione e manutenzione.
All’atto pratico si parte dalla creazione/registrazione del nome di dominio alla gestione dell’hosting e in quanto tale occorrono un minimo di conoscenze sui diversi pannelli di controllo dei servizi di hosting come Plesk, CPanel o Virtualmin.
Si occupa anche dell’inserimento dei primi contenuti quindi un minimo di conoscenze di un database come MySQL – o suo fork MariaDB – ed eventuali front-end di gestione (e.g. phpMyAdmin) così come un uso minimale di strumenti Ftp per lo spostamento dei contenuti e la conoscenza, per certi versi obbligatoria, di almeno due dei CMS (Content Management System) più utilizzati al momento come Joomla e WordPress.
Naturalmente non sono gli unici, con il tempo se ne potranno approfondire altri, ma quanto meno saper gestire quelli più richiesti per i quali di fondamentale importanza è, tra le altre cose, la conoscenza e gestione dei privilegi di accesso.
Un aiuto in tal senso può arrivare dagli stack Bitnami i quali mettono a disposizione tutti gli strumenti necessari in una sola soluzione.
Sul lato sicurezza potrebbero essere demandate al Web Master le correzione di alcuni bug per le quali necessaria è la conoscenza del linguaggio di scripting PHP oppure a modifiche del layout grafico con mansioni simili a un Web Designer (leggere oltre).
Il Web Designer
È la figura che si occupa del layout grafico del sito, non solo dal punto di vista estetico ma anche in termini di accessibilità (e.g. ipovedenti) e usabilità.

In quanto tale dovrà avere un buon senso estetico, un minimo di creatività e buone conoscenze sui caratteri (tipo e grandezza), immagini, accostamento dei colori e una buona capacità d’uso dei tipici programmi di manipolazione grafica come Photoshop o GIMP, di grafica vettoriale come Illustrator e impaginazione come Indesign.
Il layout grafico una volta realizzato dovrà essere opportunamente codificato da (meta)linguaggi che il Web Designer dovrà obbligatoriamente conoscere come HTML, i fogli di stile (CSS) e Javascript, interpretabili dai comuni browser come Mozilla Firefox, Google Chrome ecc.
Web Developer
Dietro questa figura si cela una persona che può occuparsi del back-end così come del front-end (ovvero essere anche un iL Web Designer).
È colui che è sempre davanti a delle linee di codice da correggere e migliorare in termini di sicurezza e performance.
Una figura che generalmente lavora “dietro le quinte” ma di fondamentale importanza nello sviluppo continuo del software del quale si occupa.
Quando ha mansioni che interessano tanto il back-end quanto il front-end è più generalmente conosciuto con il nome di Full Stack Developers.
Una caratteristica è quella di avere, tra le altre cose, un ampio bagaglio di conoscenze tecniche in termini di linguaggi di programmazione, come Python, PHP, CSS, Javascript, XML e HTML, la capacità di eseguire verifiche per l’individuazione degli errori e/o bug (fase di debug del codice), creare nuove interfacce da esporre a ciò che esiste già (le cosiddette API, Application Programming Interface) fino alla collaborazione con il designer o componenti di altri team legati ad un dato progetto.
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